Giustizia: civilisti, modifiche infelici su processo civile, le proposte per migliorarlo

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Comunicato/ Il 17 e il 18  a Taormina assemblea nazionale Uncc, Menoni: “Quadro politico liquido, ma nostre proposte concrete”

Gli interventi legislativi effettuati nell’ultimo ventennio hanno solo “peggiorato il funzionamento del processo civile”. Malgrado ciò “Governo e Parlamento hanno proseguito sulla stessa strada (apparentemente) più semplice, della deflazione forzata del contenzioso”. Così l’Unione Nazionale Camere Civili, che bocciando le ultime modifiche legislative, dal Decreto del Fare al piano Destinazione Italia, che sono intervenute nell’ordinamento processuale in modo emergenziale e non strutturale. In questo quadro, sottolinea il presidente dell’Uncc Renzo Menoni, le Camere Civili vogliono continuare a essere interlocutori costruttivi. L’occasione sarà l’Assemblea Nazionale dell’Unione delle Camere Civili, che si terrà a Taormina domani e sabato, e che si porrà appunto in una posizione “inequivocabilmente propositiva”, come emerge dal suo stesso titolo: “Le proposte dell’Uncc contro la deriva economicistica della giustizia civile”. Menoni fa notare come negli ultimi anni, le modifiche “infelici” sulla giustizia civile siano state non poche. “Prima fra tutte – sottolinea il presidente dei civilisti – la reintroduzione della mediazione obbligatoria, a soli 6 mesi dalla dichiarazione di illegittimità da parte della Corte Costituzionale”. Poi il decreto del Fare e il più recente piano Destinazione Italia che, “se venisse attuato porterebbe serie conseguenze al già disastrato processo civile. Mentre ancora si sta cercando di dare attuazione alla riforma della geografia giudiziaria (teoricamente giusta, ma pessimamente attuata), il risultato sarebbe una ancor più radicale rivoluzione ordinamentale, creando Tribunali di serie A (le sedi dei tre grandi Tribunali metropolitani di Roma, Milano e Napoli), che accentrerebbero tutte le controversie che coinvolgano società con sede principale all’estero; Tribunali di serie B (già sede del c.d. “Tribunale delle Imprese”) che accentrerebbero tutto il contenzioso sulle transazioni commerciali, e Tribunali di serie C (tutti gli altri Tribunali), che sarebbero declassati a sedi giudiziarie di terz’ordine, in cui rimarrebbe un contenzioso residuale, in materia di famiglia, tutela dei diritti reali e poco altro”. A Taormina si illustreranno le proposte per far funzionare meglio e più rapidamente il processo civile, si presenterà la “Camera Nazionale dell’Arbitrato”, la “Convenzione Partecipativa”, il “Tavolo sulla crisi d’impresa” e le proposte in tema di mediazione. Da un “serrato confronto” fra Avvocatura civilistica, Magistratura, Accademia e rappresentanti della politica – conclude Menoni – ci si augura possano emergere (pur in un quadro politico così ‘liquido’) serie e concrete proposte che assicurino al cittadino la tutela dei suoi diritti, rispettando i termini previsti dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, ma garantendo al contempo una ragionevole qualità del processo e della sua decisione”. Interverranno, tra gli altri, il sottosegretario alla Giustizia Giuseppe Berretta, Anna Canepa, segretario di Magistratura Democratica, e il presidente della Terza Commissione del Csm Tommaso Virga.
Roma, 14 ottobre 2013   agenziestampa
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