Giustizia, in Italia quasi 600 giorni per cause civili di primo grado. Peggioramento rispetto al 2010-12.

(ilVelino/AGV NEWS) Roma, 17 MAR – Servono quasi 600 giorni (dati 2012), in media, per arrivare alla definizione di una causa civili e commerciale in primo grado, con un peggioramento rispetto ai dati 2010 quando servivano quasi 500 giorni. Per l’Italia significa il penultimo posto – dopo Malta con circa 700 giorni – nella poco invidiabile classifica delle performance a livello europeo stilate dal Quadro di valutazione della Giustizia 2014 della Commissione europea che vede ben distanti paesi come Francia (meno di 300 giorni) e Germania (meno di 200 giorni). Aumenta invece il costo pro capite della giustizia che passa da 127,28 euro nel 2010 ai 134,68 euro del 2012 (+6%). “Giustizia tardiva equivale a giustizia negata. Il quadro di valutazione europeo della giustizia e’ uno strumento fondamentale della strategia economica dell’Ue, in quanto consente di migliorare l’efficienza della giustizia, a beneficio dei cittadini e delle imprese. L’indipendenza e il corretto funzionamento dei sistemi giudiziari nazionali sono essenziali tanto per ottenere la fiducia dei cittadini e degli investitori quanto per assicurare la fiducia reciproca nello spazio europeo di giustizia – ha dichiarato la Vicepresidente Viviane Reding, Commissaria europea per la Giustizia -. Questa seconda edizione del quadro di valutazione europeo della giustizia giunge in un momento in cui molti Stati membri stanno realizzando riforme giudiziarie per migliorare la competitivita’. Le evoluzioni e i dati confermano l’importanza di continuare a portare avanti con impegno e determinazione gli sforzi per migliorare l’efficienza dei sistemi giudiziari in tutta l’Unione”, ha concluso il commissario Ue che si e’ detta preoccupata per le prestazioni del sistema italiano che conta circa 5,5 casi civili pendenti ogni 100 abitanti, il dato peggiore trai paesi Ue. Nel 2012, si legge infine nel rapporto, sono presenti in Italia 226.202 avvocati il 7% in piu’ del 2012 circa 379 ogni 100 mila abitanti, contro una media europea di 106.

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