Giustizia: 400 giudici per abbattere arretrato,presto bando. Csm da’ parere a norma dl fare e definisce criteri per nomina

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(ANSA) – ROMA, 18 DIC – Dovranno essere dotati di un’ esperienza specifica nel settore civile e del lavoro ma non saranno avanti negli anni i 400 giudici ausiliari che il ‘decreto del fare’ ha introdotto con l’obiettivo di aiutare le Corti d’appello a smaltire il pesante arretrato nel settore civile e del lavoro. Con un parere approvato oggi dal plenum, il Csm ha di fatto definito i criteri per la scelta di questa nuova figura di magistrato, dando cosi’ la possibilita’ al ministero della Giustizia di procedere presto al relativo bando. La legge indica tra i magistrati di tutte le categorie in pensione, avvocati, professori universitari il serbatoio da cui attingere. Ma i criteri indicati dall’Ottava commissione del Csm e poi dall’intero plenum, che non privilegiano l’anzianita’ professionale e fissano limiti anagrafici, dovrebbero favorire una classe di giudici ausiliari con una media attorno ai 50 anni di eta’. Una scelta forse dettata anche dalla grossa mole di lavoro che ciascuno di loro dovra’ contribuire a smaltire, almeno 90 procedimenti l’anno, come prescrive la legge. “Il legislatore ha creato una nuova figura a supporto delle Corti d’appello e il Csm, a cominciare dall’Ottava Commissione, con piena velocita’ ha creato le condizioni perche’ il ministero della Giustizia possa procedere al bando in tempi rapidissimi” sottolinea il presidente della Commissione Paolo Auriemma, secondo cui grazie al lavoro compiuto si potranno individuare “soggetti con specifica esperienza tale da costituire un reale supporto per le Corti d’appello nello smaltimento dell’ arretrato, a beneficio della collettivita’”.

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