ANSA-FOCUS/ Giustizia civile in tilt per blocco informatico

Pubblichiamo il servizio dell’Ansa contenente, tra le altre, le dichiarazioni del Presidente di Uncc. Dichiarazioni riprese anche dal Messaggero

ANSA-FOCUS/ Giustizia civile in tilt per blocco informatico
All”origine forse un attacco hacker, allarme dei consiglieri Csm
(ANSA) – ROMA, 14 NOV – Giustizia civile in tilt per un
blocco informatico, forse causato da un attacco hacker.
L”allarme e” stato lanciato al Csm da alcuni consiglieri togati
che come migliaia di magistrati in tutta Italia hanno ricevuto
una e-mail dal ministero della Giustizia che li informava del
blocco dell”accesso a tutte le loro caselle di posta elettronica
certificata e ai sistemi informatici che consentono il
funzionamento del processo civile, ormai totalmente telematico.
Il problema ha riguardato solo in parte anche la giustizia
penale, con lo stop del sistema digitale operativo usato dalle
procure per caricare le notizie di reato e assegnare in via
informatica i fascicoli.
Conseguenze ben peggiori per il settore civile. “Sono stati
sospesi tutti i sistemi operativi che consentono il
funzionamento quotidiano della giustizia civile. Il che
significa bloccare l”attivita” giudiziaria perche” oggi il
processo civile o si fa per via telematica o non si fa e questa
non e” una scelta del magistrato”, spiega il consigliere Luigi
Spina, capogruppo di Unicost, che per primo ha sollevato il
problema al Csm. Un blocco di questo tipo “paralizza l”intero
mondo della giustizia civile, perche” gli avvocati non possono
depositare gli atti e i giudici non possono fare i processi,
visto che non vedono gli atti ne” possono redigere verbali”
conferma il consigliere Gianluigi Morlini (Unicost), giudice
civile prima di approdare al Csm. E se il problema non e” stato
risolto, nei tribunali civili “oggi non si poteva fare nulla,
visto che non esiste piu” il fascicolo cartaceo”.
All”origine non ci sarebbe stato un “disservizio” del
ministero della Giustizia ma forse un attacco hacker come ha
spiegato in plenum il Pg della Cassazione Riccardo Fuzio, che ha
parlato del “probabile furto delle credenziali delle Pec gestite
dalla Telecom” e ha qualificato l”accaduto come “un episodio
allarmante”,individuando nel tavolo tecnico tra Csm e Ministero
della Giustizia la sede in cui far pesare le “giuste
preoccupazioni” dei magistrati sul funzionamento del processo
civile telematico.
Il punto e” proprio questo: al di la” della causa, secondo i
magistrati,non si e” trattato di un caso isolato, tutt”altro.
“Sono gravi e frequenti le disfunzioni del processo telematico”
dice il consigliere Corrado Cartoni (Magistratura
Indipendente)che ricorda che “5 anni fa si bloccarono per dieci
giorni i server di tutta la Sicilia e la Calabria” e che percio”
chiede al ministero della Giustizia investimenti.”Sono casi rari
ma quando si verificano hanno conseguenze molto gravi”, sostiene
invece il presidente dell”Unione delle Camere civili Antonio de
Notaristefani, preoccupato soprattutto dall”ipotesi di un “furto
di dati”, che nel caso delle separazioni possono riguardare
minori e dunque “dovrebbero essere protetti in maniera
inespugnabile”.
Il Csm intende incalzare il ministro Bonafede: ha compiuto un
monitoraggio sul processo civile telematico e sta preparando una
relazione per segnalare le “criticita”” riscontrate, come ha
annunciato la presidente della Settima Commissione, Loredana
Micciche”. (ANSA).
https://www.ilmessaggero.it/italia/attacco_hacker_blocco_informatico_manda_in_tilt_i_processi_civili_si_ipotizza_attacco_hacker-4107412.html

 

Share