Giustizia: civilisti, allarmanti notizie su garanzie rito camerale Cassazione

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L’Unione Nazionale delle Camere civili rileva dai giornali, senza neppur essa averne avuta alcuna previa informazione, l’intenzione della presidenza del Consiglio di varare un decreto legge agostano che, assieme alla benvenuta ma tardiva estensione selettiva della soglia della pensione dei giudici a 72 anni, vorrebbe ulteriormente impoverire le garanzie di partecipazione informata dei difensori al rito camerale in Cassazione, sopprimendo la preventiva relazione che ad oggi consentiva di conoscere le ragioni dell’audizione del rito camerale presso la sesta sezione.
L’innovazione appare fortemente criticabile e financo autoritaria e neppure soddisfa ragioni di economia processuale posto che il tempo dedicato a stendere tale relazione a monte della rapida audizione delle difese comunque corrisponde a quello già impiegato per selezionare i ricorsi da “filtrare” e porta avanti nella sempre ovviamente necessaria stesura della decisione finale che per solito coincide in tutto o in larghissima parte con quella relazione che sola mette il ricorrente nelle condizioni di ben soppesare le ritenute ragioni di grave inammissibilità o infondatezza della propria impugnazione
Necessario dunque un più ponderato e saggio ripensamento del delicato tema che investe circa il trenta per cento dei giudizi civili di finale legittimità costituzionalmente garantiti nella loro piena effettività. L’Uncc si augura che tale notizia sia priva di fondamento e che vi sia presto una smentita.

Roma, 29 agosto 2016

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