Giustizia: Cancellieri, priorita’ carceri e geografia giudiziaria

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(AGI) – Roma, 20 gen. – Migliorare le condizioni di “detenzione per adulti e minori”, anche attraverso il “completamento del piano straordinario di edilizia penitenziaria e degli altri interventi tesi ad attuare una migliore distribuzione degli spazi esistenti”, completare le norme “in materia di riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari”, per “realizzare risparmi di spesa ed incremento dell’efficienza del sistema”. Queste sono alcune delle “priorita’ politiche” indicate dal Guardasigilli Annamaria Cancellieri nella direttiva ministeriale per l’anno 2014, che “sara’ un anno fondamentale – scrive il ministro – per il completamento delle riforme organizzative che abbiamo avviato. L’obiettivo e’ ambizioso, ma sono convinta che sia ormai improcrastinabile eliminare una volta per tutte le storture e le farraginosita’ che impediscono alla macchina della giustizia di procedere speditamente”.Per “l’avvio di una nuova e piu’ efficiente stagione per la giustizia italiana”, le priorita’ indicate da Annamaria Cancellieri riguardano anche la cooperazione internazionale, per cui serve “assicurare il massimo impegno, anche in vista dell’assunzione della presidenza italiana dell’Unione, nel secondo semestre 2014, per garantire la partecipazione dell’Italia nella trattazione dei negoziati Ue ed extra Ue nelle materie della cooperazione giudiziaria e del mutuo riconoscimento dei diritti umani”, con il “rafforzamento ed ampliamento dello scambio di informazioni per prevenire e contrastare il terrorismo internazionale e le altre attivita’ criminali trasnazionali”. Il ‘piano’ 2014 prevede inoltre la “valorizzazione delle risorse umane”, con la “razionalizzazione e riorganizzazione nel sistema di distribuzione del personale, soprattutto in esito alla revisione delle circoscrizioni giudiziarie e la ricognizione e rimodulazione dei carichi di lavoro”, l'”incremento e la diffusione dei progetti di innovazione tecnologica nei procedimenti giudiziari, civili e penali”, l'”attuazione del sistema unico delle intercettazioni”, la “razionalizzazione e revisione delle infrastrutture giudiziarie, penitenziarie, minorili e degli archivi notarili” e la “promozione di iniziative tese alla semplificazione del funzionamento di alcuni settori particolarmente delicati specie in materia di spese di giustizia e di pagamento degli indennizzi per violazione del termine di ragionevole durata del processo, in materia notarile e di ordini professionali”. Va poi attuato, sottolinea il ministro, il programma di “definizione degli standard di qualita’ dei servizi resi al cittadino, approntando forme piu’ soddisfacenti di rilevazione dei bisogni degli utenti e del grado di soddisfazione rispetto ai servizi resi” e serve l’applicazione “puntuale” delle disposizioni in materia di “trasparenza ed anticorruzione, al fine di facilitare il rapporto con i cittadini”. Per quanto riguarda le carceri, il Guardasigilli pone attenzione all'”implementazione delle attivita’ trattamentali e di osservazione, la diffusione e l’incremento delle attivita’ di istruzione, formazione professionale ed avviamento al lavoro all’interno degli istituti penitenziari, avvalendosi, a tal fine, anche della collaborazione degli enti locali e dell’imprenditoria privata e l’adozione di nuove modalita’ organizzative per la gestione dell’esecuzione penale esterna” e parla di “impulso all’attuazione di piu’ moderni modelli organizzativi per la differenziazione dei circuiti detentivi”. Infine, una delle priorita’ e’ la “revisione del sistema dei Servizi minorili della Giustizia, anche per il tramite dell’elaborazione di un ordinamento minorile che regoli il trattamento penitenziario dei minorenni, anche in funzione di prevenzione della devianza minorile”.

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