Specializzazioni: associazioni forensi, fallito tentativo di affossare regolamento

COMUNICATO CONGIUNTO AGI, UCPI, UNCC, UNCAT E AIAF

 

Specializzazioni: associazioni forensi, fallito tentativo di affossare regolamento

 

Le sentenze del Tar del Lazio dimostrano il completo “fallimento” del “tentativo di affossare il regolamento sulle specializzazioni, che esce confermato nel suo impianto generale”. Così in una nota congiunta l’Associazione Avvocati giuslavoristi italiani (Agi), l’Unione Camere Penali italiane (Ucpi), l’Unione nazionale Camere Civili (Uncc), l’Unione nazionale Camere avvocati tributaristi (Uncat) e l’Associazione avvocati per la Famiglia e i minori (Aiaf). Le associazioni nella nota plaudono al riconoscimento della specializzazione attraverso il “doppio binario” della frequenza di un corso biennale con esame finale o di un percorso di comprovata e documentata esperienza sul campo. In entrambi i casi, sottolineano, il titolo di avvocato specialista viene rilasciato dal Cnf. Solo nel percorso di comprovata esperienza, si fa notare, è stato eliminato quel comma che prevedeva che dopo aver fatto domanda al Cnf per ottenere il titolo, dovesse essere sostenuto un colloquio finale: si tratta di un “aspetto del tutto marginale – sottolineano gli avvocati – che non intacca la procedura, il meccanismo e l’impianto generale del regolamento”. Nella nota congiunta si plaude anche alla conferma della norma transitoria che riconosce “validità alle scuole organizzate in questi anni dalle associazioni forensi specialistiche maggiormente rappresentative e che prevede la possibilità per chi le ha frequentate di ottenere il titolo”. “Ora auspichiamo – si conclude – che il Ministero della Giustizia, in accordo con l’Avvocatura, riformuli l’elenco delle materie così come richiesto dal Tar, in modo che parta quanto prima l’applicazione del regolamento”.

Roma, 14 aprile 2016

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